sabato 27 aprile 2013

Meno 5

Sono già distante. Almeno con la testa.

Eppure il tempo è tornato inclemente; piove a dirotto e ancora non sono entrato nello spirito da infradiciata obbligata.  Quindi mi autogiudico allenato a sufficienza.

Mancano cinque giorni alla partenza e serve perlomeno qualche ritocco all'equipaggiamento, soprattutto visto che la pioggia promette tregue solo saltuarie in questo inizio di maggio.
Bando alle lamentele: ho trovato un compagno di viaggio (d'ora in poi C.). Se tutto va bene verrà con me per i primi due-tre giorni, poi si vedrà.
Per ora mi limito all'intenso lavoro di cedimento degli scarponcini - o dei piedi - mettendoli appena sveglio e togliendoli la sera. Ma visto che è un lavoro sommerso e poco riconosciuto, taglio anche un po' di legna per Nonna.

Ho comprato dei sacchetti impermeabili per tenere le cose asciutte nel caso si infradici lo zaino (e succederà!), ma sono andato un po' al risparmio; in effetti mi manca pure la copertura dello zaino, dato che quella incorporata è piccola e non copre la tenda e il materassino.

Infine, anche l'itinerario resta approssimativo. 
A differenza dei rettilinei 270 km autostradali, il passaggio per gli Appennini diventa di almeno 350 - stando ai miei calcoli veloci e totalmente imprecisi. Quanto alle cartine, mi mancano i primi 45-50 km e gli ultimi 120 per i quali le mappe 1:25000 della Multigraphic non sono mai andate in stampa (!) ed esistono solo alcune anguste 1:50000 edite dall'Istituto Geografico Adriatico. Di queste ultime, nella piccola, ma preziosissima Libreria Accursio, ho trovato solo la prima (126 - Alta Val Marecchia).
Giunti alle colonne d'Ercole della carta opterò probabilmente per fuoriuscire dagli Appennini e passare all'attraversamento delle colline marchigiane in direzione sud-est.

Stàteve sintonizzati.

Nessun commento:

Posta un commento